Guercino dipinse quest'opera quando aveva ventisette anni, su commissione del gentiluomo di Carpi Orazio Cabassi. Si tratta di una delle prove più riuscite e spettacolari della sua produzione giovanile. I gesti enfatici dei protagonisti, l'intensità cromatica e i violenti contrasti luministici sembrano far debordare la storia dallo spazio della tela. Il duca Francesco III d'Este acquisi l'opera poco dopo la "vendita di Dresda", nell'intento di rimediare al drammatico depauperamento subito dalle collezioni d'arte di famiglia.